Le novità di Exchange Server 2016

Ecco le novità salienti (secondo me :-) ) di Exchange Server 2016.  Le novità sono elencate come differenziazione rispetto ad Exchange 2013, ma ovviamente chi proviene da piattaforme Exchange precedenti, ha un numero di novità maggiore.

Architettura

I ruoli sono stati ridotti a 2 : Ruolo Mailbox e Ruolo Edge (facoltativo).  E’ stato eliminato il ruolo CAS, i cui servizi sono stati integrati nel ruolo Mailbox.

OWA rinominato

Outlook Web Access è stato rinominato “Outlook on the Web”.   Contiene diverse nuove features che lo rendono maggiormente compatibile con i vari smartphone presenti sul mercato, tra cui iOS e Android.

Componenti/compatibilità deprecati

Support per Outlook 2007 ed Exchange 2007 (migrazione diretta da Exchange 2007 non possibile)
Outlook Anywhere
Ruolo CAS
MAPI/CDO

MAPI over HTTP

Introdotto già in Exchange 2013 SP1, è ora da considerare il protocollo di default con cui i client Outlook dovrebbero parlare con i server Exchange 2016.  Sono però necessari i client Outlook 2016 o Outlook 2013 SP1 e successivi.

Se si installa un’organizzazione Exchange 2016 pura, MAPI over HTTP è abilitato per default.   Se invece si installa un server Exchange 2016 in un’organizzazione contenente server Exchange 2013 dove MAPI over HTTP non è mai stato abilitato, MAPI over HTTP resta disabilitato e deve essere abilitato manualmente a livello organizzazione con il comando “Set-OrganizationConfig -MapiHttpEnabled $true“.

Archiviazione Personale

Le cassette postali di archiviazione hanno ora una quota di default di 100GB.  Non sono mai attive per default : come in Exchange 2013, devono essere attivate per singolo utente.  Se un utente dovesse raggiungere la quota di default di 100GB, la cassetta di archiviazione si espande automaticamente ad incrementi di 50GB.

Transport Rules

Le transport rules in Exchange 2016 sono ora in grado di riconoscere circa 80 tipi di informazioni sensibili all’interno delle mail, e di eseguire opportune azioni su queste mail (es. bloccarle) : si tratta della tecnica “Data Loss Prevention”, comunque già presente in Exchange 2013.

Esiste una nuova condizione : “Any attachment has these properties, including any of these words“.  Questa ci permette di intercettare mail contenenti allegati dotati di classificazioni (o tag), impostati per esempio tramite il sistema di classificazione di Windows Server 2012 (File Server Resource Manager) o di un qualunque software di terze parti.

Esiste una nuova azione : “Notify the recipient with a message“.  Questa azione ci permette di spedire uno specifico messaggio di testo esplicativo ad un destinatario, quando una mail a lui diretta viene intercettata da una transport rule.

L’azione “Generate incident report and send it to” è stata migliorata permettendo la spedizione del report a multipli gruppi di distribuzione.

Office Online Server (OOS) 2016

Si tratta di un nuovo prerequisito (comunque opzionale) di Exchange Server 2016 : permette agli utenti di visualizzare da OWA gli allegati (supportati) alle mail senza avere sul proprio computer la corretta applicazione per aprirli, e senza dover eseguire a priori un download in locale.

OOS 2016 è il sostituto di Office Web App Server, e deve essere installato su un server Windows 2012 R2 con “Visual C++ Redistributable for Visual Studio 2015″ e “.Net Framework 4.5.2″ come prerequisiti.  Non può essere installato sui Domain Controller, sui server Exchange o sui server SharePoint.

OOS 2016 può essere dichiarato ad Exchange a livello “Organization” (tutti usano lo stesso OOS Server), oppure a livello “Mailbox Server” (per esempio, tutti gli utenti di una sede con casette postali su un certo database usano un certo OOS Server, tutti gli utenti di un’altra sede con cassette postali su un altro database ne usano uno diverso).

Modern Attachments

E’ una nuova funzionalità presente in OWA 2016 e Outlook 2016.

Innanzitutto, quando si vuole allegare un documento a una mail, ci viene ora proposta una lista degli ultimi documenti utilizzati nel vostro computer : questa è una facilitazione per la ricerca dei documenti da allegare.

Inoltre, è possibile allegare alle mail documenti presenti in One Drive e/o One Drive for Business e/o SharePoint, senza in effetti allegare l’intero documento (potrebbe essere molto grande), ma inserendo un link al documento, che poi il destinatario potrà scegliere se scaricare o no.   Il destinatario potrà eventualmente anche editarlo, se dotato delle corrette autorizzazioni.

In pratica si tratta della possibilità di condividere un documento di lavoro ad altri via posta, permettendo anche l’eventuale modifica ai destinatari.   Il documento deve provenire dalle suddette posizioni (One Drive o SharePoint) per poterlo semplicemente condividere tramite posta.  Se il documento si trova in locale sul vostro computer, questa condivisione non è possibile, ma dovete per forza allegare l’intero documento alla mail.

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